Rivoluzione in materia edilizia: dopo l’ok dato dal Consiglio di Stato allo schema di decreto Scia2[1], si avvicina un radicale cambiamento per quanto riguarda gli interventi che gli italiani potranno operare sui propri immobili. In questo modo viene data piena attuazione alla legge delega di riforma della p original site.a., che richiedeva “la precisa individuazione” dei procedimenti soggetti a Scia, silenzio-assenso, autorizzazione espressa e comunicazione preventiva. La novità sono di tutto rilievo. Vediamole nel concreto.
Addio CIL e DIA
Viene innanzitutto abolita la Cil (Comunicazione di inizio lavori), introdotta nel 2010, soprattutto a causa del suo difetto di lasciare ampi poteri sanzionatori e repressivi alle amministrazioni comunali. Gli interventi ad essa assoggettati saranno considerati di attività libera, per cui non ci sarà bisogno di autorizzazioni.
Viene cancellata anche la famosa Dia (Dichiarazione di inizio attività): al suo posto ci sarà una Scia con inizio posticipato dei lavori.
Estesa la CILA
La Comunicazione asseverata (cosiddetta Cila) viene estesa anche al restauro e al risanamento conservativo che non riguardano parti strutturali dell’edificio.
Edilizia: abolite DIA e CIL, la Comunicazione di inizio lavori